In un periodo così carico di incertezze e cambiamenti, la domanda che più si pongono i soci della S.C. Olimpica Dossobuono non è chi vincerà le elezioni politiche che si svolgeranno a breve oppure chi vincerà il campionato di calcio in corso o i mondiali di ciclismo che in questi giorni si disputano in Australia: no, niente di tutto questo.
Il dubbio che più arrovella le menti dei ciclisti dossobuonesi è il seguente: Nicola Micheletti, il presidente della S.C. Olimpica Dossobuono, riuscirà il prossimo 30 ottobre a concludere in bici il percorso de "L'Olimpica" strade bianche - colline moreniche?
Abbonato com'è a clamorose forature multiple, appiedato più volte in occasione di allenamenti singoli o in gruppo, nelle precedenti sei edizioni della nostra ciclostorica il presidente Micheletti per ben due volte ha concluso il giro sul furgone scopa: nel 2016, nell'assolato pomeriggio di un sabato di fine agosto quando si svolse la seconda edizione della nostra manifestazione dedicata al ciclismo eroico dei tempi passati, nel bel mezzo di una fuga per portarsi anticipatamente all'arrivo, mentre era solo davanti a tutti (motostaffette e macchina apripista comprese) a 5km dal traguardo finale, complice una buca presa in pieno, l'esplosione della camera d'aria anteriore tarpò le ali a questo nostro sudatissimo novello Icaro che s'involava in solitaria verso l'agognato traguardo (i meno prosaici sostengono che, data la calura, il presidente agognava più il relativo ristoro finale che il passaggio sulla linea di arrivo), facendolo mestamente tornare (letteralmente) con i piedi per terra, in attesa di un salvifico passaggio da parte del furgone scopa.
Il meglio di sè, comunque, il nostro presidente l'ha dato in occasione della passata edizione in quanto ha forato per ben tre volte, nell'ultima delle quali gli è toccato anche rincorrere a piedi per un discreto tratto di strada il furgone di assistenza, poiché si era attardato a fotografare gli altri partecipanti alla ripartenza dopo la sosta effettuata all'Ossario di Custoza.
Considerato tutto ciò, si consiglia a tutti i partecipanti di rispettare quanto riportato nel regolamento della manifestazione, in particolare il punto 12, non solo nella parte relativa al fatto che si transiterà su strade aperte al traffico e che si è tenuti a osservare tutte le norme del codice della strada, ma anche la parte finale di tale articolo, dove è indicato che "È inoltre
obbligatorio portare con sé un kit per le riparazioni delle
forature" poiché ci sarà un mezzo scopa al seguito della manifestazione ma, dati i precedenti, i più pessimisti (o realisti?) sostengono che uno dei posti è già prenotato dal partecipante che avrà il numero "1" sulla bici, poiché il nostro presidente, essendo la persona che attiva la procedura per raccogliere le iscrizioni online, è sempre il primo a volersi assicurare un posto come partecipante a questa nostra manifestazione non agonistica con bici d'epoca su strade d'altri tempi, che quest'anno prenderà il via da Dossobuono alle ore 9.00 di domenica 30 ottobre.