Il testo latino contenuto nel post https://lolimpica.blogspot.com/2021/10/dagli-annali-del-ciclismo.html ha acceso un forte dibattito tra gli studiosi delle due ruote e più di uno ha avuto dei dubbi che sia originale: pur corrispondendo esattamente, per il testo riportato in italiano, a quanto avvenuto a Dossobuono e dintorni a partire dal 2015, anche il solo rinvenimento di tale stralcio degli annali del ciclismo suscita perplessità.
Innanzitutto non si è capito bene se il testo sia stato vergato su pergamena antica o tovagliolo moderno e anche il luogo di rinvenimento (pare sia stato raccattato in uno degli abituali punti di ritrovo dei ciclisti a fine giro, dove il vino prosecco e la birra scorrono a fiumi giù per la gola degli atleti per il reintegro dei fluidi persi durante l'allenamento) fa ritenere improbabile l'uso del latino aulico, in quanto in tali ambienti è ampiamente assodato l'utilizzo del comune gòtico (ndr. in veronese "un bicchiere di vino" viene detto "un gòto de vin").
Qualcuno si spinge ad ipotizzare che il vero estensore sia Nicola Micheletti, l'attuale presidente della S.C. Olimpica Dossobuono: poiché egli è notoriamente astemio, non sembra probabile che possa averlo redatto preso da spirito divino, sebbene sia possibile che i fumi alcolici esalati dai commensali alla cena di fine stagione che il suo sodalizio ha recentemente tenuto in uno dei più formidabili agriturismi locali, alla quale lui ha preso parte, possano aver concorso, assieme al risotto col tastasal, ai bigoli al ragù d'anatra, la polenta e cinghiale e al traduttore di Google, all'ideazione del citato testo latino, per far capire a tutti che partecipare a "L'Olimpica" strade bianche - colline moreniche, è l'occasione per vivere in prima persona un pezzo di storia del ciclismo.