La pubblicazione dello scritto «Il fascino delle centenarie e delle ultraottantenni a "L'Olimpica" strade bianche – colline moreniche» di Nicola Micheletti sul nostro
blog, ha scatenato l'attenzione dei maggiori studiosi del ciclismo
vintage all'interno della S.C. Olimpica Dossobuono.
L'esegesi del testo non trova concordi
tutti gli addetti ai lavori, in particolare l'ultima frase vede
contrapposte due diverse scuole di pensiero: alcuni sostengono che
l'autore, con la parola dolente, si riferisca al dispiacere del dover
scendere dalla bicicletta, altri invece sostengono che si debba
intendere che il ciclista, dopo una lunga pedalata, scende dalla bici
dolorante per lo sforzo fatto e per le irritazioni cutanee, in
particolare nella zona soprasellare, dovute allo sfregamento della
pelle contro la lana o altro materiale di cui sono fatti gli
indumenti vintage.
Abbiamo interpellato sull'argomento due
soci della S.C. Olimpica Dossobuono esperti in materia: Andrea
Bisighin e Corrado Braga.
Il Bisighin, ciclostorico e
cicloartista a 360 gradi, autore di mirabili disegni e belle poesie
sul mondo a due ruote, propende per l'interpretazione del dolente
come dispiaciuto, ovvero all'arrivo il ciclista è colto dal profondo
sentimento di rammarico per avere finito il giro in bicicletta e
dovere quindi mettere il piede a terra, staccandosi così dall'amato
bene.
Di tutt'altro avviso è Corrado Braga,
forte (campione nazionale CSI a cronometro nel 2013 e 2015 cat Master 4)
studioso e praticante in prima persona del settore ciclistico, ad
iniziare dalle categorie giovanili.
Il Braga, grazie all'esperienza vissuta
fin da piccolo sulla sua pelle a diretto contatto con gli indumenti
vintage (in particolare pantaloncini dotati di fondello in camoscio e
magliette di lana piuttosto ruvida), propende per dare al termine
dolente il significato di dolorante, giustificandolo anche con i
riferimenti all'unico rapporto in dotazione delle biciclette antiche,
a cui fa cenno l'autore nelle frasi precedenti, e al peso di tali
mezzi, che richiedono al pedalatore sforzi piuttosto consistenti,
specialmente durante le salite.
Pur contrapposti sullo specifico punto,
entrambi gli studiosi concordano sul fatto che il Micheletti,
l'autore del testo in questione, lo abbia redatto animato da profondo
spirito ciclistico e che, similarmente a tutti i praticanti di tale
sport, si diverta moltissimo ad andare in bicicletta al punto che non
vede l'ora che arrivi il prossimo 27 ottobre per poter partecipare
alla quinta edizione de “L'Olimpica” strade bianche – colline
moreniche, alla quale si è registrato per primo, vuoi perché è il
presidente della S.C. Olimpica Dossobuono che organizza l'evento,
vuoi perché non voleva perdere l'opportunità di iscriversi pagando
la quota di partecipazione ridotta (15 euro al posto di 25) riservata
a tutti coloro che si registreranno online entro il 12 ottobre.