"Drinn..., drinn..., drinn..."
Mi sveglio di sopprassalto, mi era parso di sentire suonare il telefono, ma, tendendo l'orecchio sento che il suono è più di campanelli, accompagnato da uno scalpiccio di zoccoli proveniente anch'esso dall'esterno della casa.
"Strano", penso ancora mezzo addormentato, "non siamo in aperta campagna e di qui di solito non passano cavalli".
Un rumore proveniente dalla cucina mi sveglia definitivamente: "C'è un estraneo in casa" realizzo subito, poiché generalmente sono io a fare rumori molesti dalla cucina durante la notte, quando, a scapito della mia linea, effettuo degli spuntini notturni attingendo da quanto di buono c'è in frigo e in dispensa.
Mi alzo e piano piano mi avvicino alla cucina: in corridoio, per avere qualcosa con cui minacciare o difendermi dall'estraneo, prendo il pezzo di pavé ricevuto come attestato di partecipazione alla Parigi-Roubaix challenge, che da due anni staziona sul comò.
Così pesantemente armato (non è che il pezzo di pavè in mia dotazione sia come quello dato al vincitore della corsa dei professionisti, che pesa una quindicina di chilogrammi, ma già una sassata ben assestata con un blocco di marmo di poco meno di un chilogrammo, sicuramente lascia il segno sul ricevente) mi avventuro in cucina.
Accendo la luce pronto a tutto e, con grande sorpresa, vedo tutto di rosso vestito e in carne e carne (è un pò grassottello quindi scrivere carne ed ossa mi sembrava fuori luogo) nientemento che Babbo Natale!
Che ci fa Babbo Natale a casa mia a quest'ora della notte?
Tra l'altro 1) oggi è il 20 ottobre e non il 25 dicembre 2) dalle nostre parti è Santa Lucia che porta i regali!
Che ci fa quindi qui da me?
Rosso in viso, forse per la vergogna d'essere stato sorpreso o per avere percorso un lungo viaggio al vento, sulla slitta trainata dalle renne (delle quali ora percepisco, oltre al rumore di campanelli e zoccoli, anche il forte odore dello stallatico), Babbo Natale si presenta ad alta voce: "Oh, Oh, Oh. Sono Babbo Natale"
"Guardi che vedendoti in costume, assieme al bestiario annesso, l'avevo intuito", taglio corto piuttosto irritato per l'imprevista sveglia notturna, "Che vuoi?"
"Oh, oh, oh!"
"Shhh! Silenzio!" dico io "C'è la mia dolce signora che dorme! Ha il sonno leggero ed è un miracolo se non s'è svegliata finora con tutto il casino che hai fatto, tra tintinnio di campanelli, scalpiccio e bramiti delle renne.Sottovoce dimmi solo cosa sei venuto a fare qui!"
"Beh, ecco, a dire la verità sono venuto a lasciarle un bigliettino: tantissimi appassionati del ciclismo vintage, vista la maglietta celebrativa che avete fatto in occasione della decima edizione della ciclostorica "L'Olimpica" strade bianche - colline moreniche che voi organizzate, mi hanno scritto che la vorrebbero come regalo di Natale. Desideravo sapere come posso fare per averle, in modo da potrrle dare a chi mi ha mandato la letterina." risponde lui.
"L'unico modo per averla sarà venire a Dossobuono domenica 26 ottobre e partecipare al nostro speciale evento non competitivo con bici storiche!" ribatto io.
"Ma le iscrizioni sono già chiuse!" mi dice preoccupato.
"Le iscrizioni online sono terminate, assieme alla possibilità di usufruire dello sconto di 5 euro sulla quota di iscrizione", preciso io: "Ma ci sarà comunque la possibilità di iscriversi sul posto direttamente domenica 26 ottobre, dalle 7.30 alle 8.30 prima dell'inizio della manifestazione".
"Oh, oh, oh!" esclama sottovoce lui "Buono a sapersi, lo dico subito agli interessati e magari, sebbene non in abito da lavoro, domenica verrò anch'io, così mi sgranchisco le gambe pedalando un pochino e butto giù un paio di etti!"
"Certo, certo!" gli dico io poco convinto in proposito, mentro lo accompagno deciso verso la porta e lo spingo fuori, desideroso di rimettermi a dormire al più presto, salutandolo con un cordiale "Arrivederci a domenica".
Povero Babbo Natale, non sa cosa l'aspetta: tra quello che troverà al ristoro organizzato dagli amici di Castel Bricon e il pranzo finale che faremo alla Baita degli alpini con tortellini, pearà, carni bollite e dolce, altro che perdere due etti, dovrà comprarsi un vestito un paio di taglie più grande!