Ogni persona, in base alla propria storia e alle proprie esperienze personali, tende inevitabilmente ad interpretare tutto ciò che vede a modo proprio.
Per illustrare tale realtà, ecco come viene diversamente analizzato dai ciclisti e dal resto del mondo il seguente testo letterario, di autore sconosciuto, intitolato "La Passione":
La passione
Quando ti vedo, con le tue belle curve,
un movimento interno mi sovviene:
mi urge il desiderio di stare sempre con te,
di cavalcarti in un vorticoso connubio che,
senza fiato per l'azione e l'ardore,
ci permetta uniti di conquistare presto
le più alte vette del gran paradiso
che qui in terra ci è dato d'arrivare.
Resto del mondo
Quando vedo le seducenti curve del tuo corpo
mi sento prendere da una forte emozione
mi piacerebbe rimanere con te
e provare insieme velocemente
le forti emozioni mozzafiato
che qui in terra solo l'amore
ci permette di conseguire
Ciclisti
Quando ti guardo e vedo il tuo bel manubrio
mi viene da pensare anche al movimento centrale
e sento la necessità di salire subito in sella e partire
affinché, senza cadere dalla bici durante la gara,
io possa far mulinare veloci gambe e ruote
al punto che resto accaldato e senza fiato a furia di scattare
per passare primo davanti a tutti
sia sui gran premi della montagna
che all'arrivo a Cogne, nel parco del Gran Paradiso.
(ndr Cogne è stato il paese di arrivo della 15a tappa del Giro d'Italia 2022)
Va da sè quindi che quando un comune mortale vede che a "L'Olimpica" strade bianche - colline moreniche saranno da percorrere circa 60 km, con partenza e arrivo a Dossobuono e che ci saranno tratti di strada bianca e alcune salitelle, penserà subito che si tratta di fare tanta strada e fatica per tornare semplicemente al punto di partenza. Il vero ciclista, molto più correttamente, interpreterà questa manifestazione non competitiva con bici d'epoca organizzata dalla S.C. Olimpica Dossobuono, come un'occasione imperdibile per celebrare assieme ad altri e con calma, una grande festa per questo meraviglioso sport delle due ruote, pedalando sulle biciclette utilizzate personalmente in gioventù (oppure quelle dei propri parenti/genitori/ nonni/avi) indossando, con vanto e orgoglio assoluto, l'abbigliamento d'epoca che si è amorevolmente tenuto per anni nell'armadio.