"L'OLIMPICA": In attesa della IX edizione: Vernacolare Ciclistico Veronese

martedì 1 ottobre 2024

In attesa della IX edizione: Vernacolare Ciclistico Veronese

 In vista della nona edizione della nostra ciclostorica, abbiamo deciso di pubblicare un piccolo vocabolario dei principali termini che ricorrono tra i ciclisti veronesi, in modo che gli ospiti che parteciperanno al nostro evento non competitivo con bici storiche, ne conoscano il significato (per motivi di decenza tralasciamo la serie di imprecazioni che spesso abbondano, nei momenti meno felici e a volte come semplice intercalare, tra i pedalatori locali)

Ocio: occhio = prestare attenzione, possibile pericolo

Buse: buche = manto stradale che presente delle irregolarità potenzialmente pericolose per la conduzione della bici o per la tenuta delle camere d'aria/tubolari o (nei casi più gravi) delle ruote

Giara: ghiaia = sassolini in strada

Giaron: ghiaia grossa  = tanti sassi in strada

Ho/l'ha sbusà: ho/ha forato (la camera d'aria o il tubolare)

Tasi: stai in silenzio

Tira: pedala davanti a tutti

Pioe: piove

Ciàpalo: prendilo

Stupa el buso: chiudi il foro = 1) chiudi il distacco 2) ripara la foratura

Regolare: pedala alla stessa velocità senza accelerare (se il termine è urlato significa rallenta un pochino

Cala: rallenta

Tira su un dente: metti un rapporto più agile

Buta so un dente: metti un rapporto più duro

Tàcate: attaccati dietro = mettiti a ruota

Ciuciarue: succhia ruote = persona (non particolarmente ben vista in gruppo) che, per faticare meno, sta sempre nella scia altrui e non si mette mai a pedalare davanti al gruppo

L'è s-ciopà: è scoppiato = 1) non ce la fa più, non riesce più ad andare avanti 2) foratura con botto